La Nostra Storia
L'eredità di Antica Sartoria di Maremma
Sarti in Toscana dai primi del ‘900
Agli inizi del ‘900 la Maremma era una terra ancora legata a tradizioni millenarie: c’erano i butteri, uomini forti e vigorosi, che trascorrevano tutto il tempo all’aperto, a cavallo, per controllare le mandrie, forgiati dal sole e dalle intemperie, e c’erano le massaie, donne d’altri tempi che avevano in mano la casa.
Si dice che fu in quest’ambiente così genuino che, nella penombra della sua piccola casa nelle colline di Scansano, in provincia di Grosseto, un sarto ebbe l’idea di interpretare l’abbigliamento della Maremma, per renderlo adatto alle esigenze dei suoi tempi. Usando i suoi pochi risparmi, cominciò ad usare fibre naturali come il velluto e il fustagno, materiali forti e resistenti che dovevano essere adatti ad ogni condizione atmosferica ed a qualsiasi sforzo; modelli pensati per le esigenze quotidiane di coloro che li avrebbero indossati, restando sempre fedele alla semplicità delle origini. Purtroppo, la prima grande guerra e le situazioni difficili che si determinarono per tutti, costrinsero il sarto ad abbandonare la sua arte e il suo lavoro.
1960 - 1970
Il primo laboratorio di giacche Maremmane
Quel sarto era il nonno delle sorelle Brema e Lorella Scheggi di Scansano. Un giorno di tanto tempo fa, attorno agli anni ’60, il marito di Brema, Marcello Tozzi, anche lui sarto del piccolo paese di Pancole, vicino a Scansano, ritrovò nelle soffitte di casa Scheggi un antico cassone ben chiuso. Dentro trovò antichi strumenti da sarto del nonno, disegni ingialliti e stoffe varie, sistemati con cura. La sua passione, insieme a Brema e Lorella, lo portò nel tempo a ricreare, nell’allora piccola casa di campagna, un primo laboratorio sartoriale dedicato a riprodurre le giacche e l’abbigliamento della Maremma.
Nacque così l’Antica Sartoria di Maremma, la cui ragione sociale nel 1970 prese il nome dalla moglie di Marcello, Brema Srl a Pancole in Toscana, in provincia di Grosseto.


Il sapore della campagna
Vestire alla Maremmana
Le giacche da caccia e da lavoro con carniera, i pastrani con mantellina e i comodi pantaloni in tessuti robusti, antistrappo, tagliati in fogge ampie erano indumenti necessari nella Maremma di un tempo, quasi una divisa per i butteri, i cacciatori, gli uomini di fattoria che percorrevano i boschi e le strade poderali a cavallo, che lavoravano all’ aperto con tutti i tempi, a contatto con il bestiame e con le macchine agricole, e che facevano della caccia una ragione di sopravvivenza.

